vi aspettiamo

vi aspettiamo ogni giorno, dalle 08.00 alle 20.00, DIGNITA' E SALUTE

lunedì 11 aprile 2011

per capire qualcosa di più: L'ATTO AZIENDALE DELL'ASP 4

Con delibera n 2556 del 23/09/2010 è stato approvato ed adottato definitivamente l'Atto Aziendale di questa ASP, col relativo allegato n.1 "Struttura organizzativa".
Si segnala inoltre che il predetto Atto Aziendale diviene efficace dalla data di esecutività della suddetta delibera, cioè dal 07/10/2010

restiamo in attesa

Al comizio di ieri il Sindaco ha dato informazioni precise ed indicato percorsi e strategie possibili.
restiamo in attesa di sapere se mercoledì 13 aprile una delegazione sarà ricevuta dall'Assessore Russo e dai capigruppo dell'ARS.

Decideremo quindi cosa fare.

Comitato Nobile Quartiere Monte: Ore 19,00, Salviamo l'Ospedale - comizio in piazza...

Comitato Nobile Quartiere Monte: Ore 19,00, Salviamo l'Ospedale - comizio in piazza...: " Massimo Di Seri, portavoce del comitato pro ospedale  Anche questo pomeriggio il comitato cittadino pro ospedale è tornato a riunirs..."

venerdì 8 aprile 2011

E l'assessore Russo diserta anche Leonforte

Piazza Armerina, 09/04/2011 -
L'assessore regionale per la salute Russo, atteso lunedì 11 aprile a Leonforte, insieme alla Commissione Regionale Servizi Sociali e Sanitari ha comunicato al Sindaco di Leonforte la sua indisponibilità per giorno 11.
E così l'assessore dopo aver disertato il tavolo tecnico di ieri in prefettura diserta anche l'incontro con la città di Leonforte.
Intanto a Piazza Armerina continua lo stato di agitazione della società civile.

Agostino Sella: Nigrelli suona la carica:"Adesso basta! Mercoledì ...

Agostino Sella: Nigrelli suona la carica:"Adesso basta! Mercoledì ...: " Dopo il tavolo tecnico di ieri sera adesso l'assessore regionale Russo diserta anche il previsto incontro a Leonforte per chiarire i..."

martedì 5 aprile 2011

domani ore 17.00 consiglio comunale

domani, 6 aprile, alle ore 17.00 si terrà il consiglio comunale in prosecuzione alla seduta delllo scorso 1 aprile. il vicepresidente chiederà al Sindaco di relazionare rispetto al deliberato della conferenza dei Sindaci che si terrà in mattinata. il consiglio delibererà quindi sulle ulteriori iniziative da attivare in sostegno dell'ospedale Chiello. il vicepresidente, a seguito della richiesta di S.E. il Prefetto di sospenedere ogni iniziativa per il prossimo giovedì in Prefettura, ha accolto la richiesta invitando i colleghi ad operare per favorire ogni interlocuzione istituzionale che fossa portare vantaggi per la Città.

richieste dal Comitato donne pro ospedale

Il Comitato donne pro ospedale, pur condividendo con il massimo appoggio a noi possibile le iniziative dell’Ente locale, desidera, con la presente, venire a conoscenza dei contenuti delle iniziative istituzionali programmate in questa settimana, a difesa della Sanità di tutto il nostro territorio e precisamente:
  • Conferenza dei Sindaci del 06 aprile p.v.
  • Consiglio comunale
  • Tavolo tecnico in Prefettura con Assessore regionale della salute del 07 aprile p.v.
In attesa di Vostre comunicazioni, continuiamo nella lotta pacifica a sostegno del diritto di cura di tutti i cittadini.


Piazza Armerina lì 04 aprile 2011

Le associazioni aderenti al Comitato donne pro ospedale

lunedì 4 aprile 2011

CONFERENZA CAPIGRUPPO OGGI ALLE 17.00 IN REPARTO

la conferenza dei capigruppo si riunirà oggi pomeriggio alle ore 17.00 presso il reparto di ostetricia e ginecologia. all'ordine del giorno le iniziative da intraprendere a sostegno dell'ospedale Chiello.

domenica 3 aprile 2011

GRAZIE

 grazie per queste giornate di imepegno, grazie a tutti noi, a domani

ore 18.00: la città incontra la Città in reparto

partecipazione, democrazia, cittadinanza attiva, civiltà...quanta bellezza in questo pomeriggio.



godetevi le immagini e raccontatelo ai vostri bambini.

le firme di questa mattina alle ore 13.00







ABBIAMO BISOGNO DI TUTTI NOI

Non lasciate che ci stanchiamo. Venite a darci una mano con la vostra presenza. Anche pochi minuti, portate con voi marti, mogli, figli e madri. LA CAUSA E' NOSTRA. vi aspettiamo.

ANCHE OGGI SIAMO QUI

Oggi è domenica. Quindi saremo ancora più numerose. Più il tempo passa più la nostra volontà si rafforza. Nel pomeriggio si riunirà qui il comitato cittadino per organizzare le prossime mosse, vi aspettiamo.

BUONA DOMENICA IN DIGNITA' E SALUTE

Comitato donne Allarme G580

Piazza Armerina video manifestazione ospedale 01 aprile 2011

per non perdere la memoria....

http://www.piazza-grande.it/documenti/ospedale/ospedale.htm

Ospedale: così la pensano le autorità

Ospedale: così la pensano le autorità

Piazza Armerina, 02/04/2011 -
Una grande manifestazione, organizzata dal Comitato in difesa dell’ospedale Chiello, si è svolta ieri e ha coinvolto circa cinquemila cittadini, per protestare contro l’ennesimo scippo: la chiusura del reparto di Ginecologia e ostetricia dell’Ospedale Chiello. Erano presenti tante personalità del mondo politico, sindacale (presente al gran completo la Confcommercio provinciale con i suoi responsabili), dell’associazionismo, della cultura, della scuola, del mondo del lavoro e personale medico e paramedico del nosocomio.
Dopo l’ennesimo scippo, la città è scesa in piazza (cosa che non avveniva da qualche decennio (quando protestò per la ferrovia, gli uffici del registro e l’acqua). Una marea umana che, partita dalla piazza Garibaldi, ha percorso la via Garibaldi, piazza Cascino, viale Ciancio per poi approdare nella piazza del corpo F dell’ospedale, dove l’attendeva un altro cospicuo numero di persone.
Nel palco si sono alternati deputati ennesi, l’amministrazione comunale, con il vice sindaco Ribilotta (assente il sindaco Nigrelli), rappresentanti dei quattro quartieri storici (l’iniziativa è partita da loro), i responsabili delle scuole piazzesi (presenti con delegazioni di alunni ed insegnanti ) e le rappresentanti del comitato “Donne Piazzesi“.
La manifestazione si è chiusa con l’occupazione del reparto di Ginecologia ed Ostetricia da parte del comitato “Donne piazzesi”,  animato da Maria Grasso (Donne insieme), Adriana Rabita, dirigente scolastica, dal vicepresidente del Consiglio comunale, Ilenia Adamo e da altre rappresentanti, che hanno indetto una assemblea permanente.
Lungo il percorso ci siamo soffermati ad ascoltare alcuni protagonisti della manifestazione. 
«Se oggi siamo qui a protestare, c’è una sola ragione: difendere nelle sedi opportune l’ospedale di Piazza Armerina e ci battiamo – afferma il sindaco di Aidone – per vedere rispettato un diritto fondamentale: il diritto alla Salute. Non è progresso allontanare la sanità dai cittadini. Lavoriamo invece sul giusto equilibrio tra spesa ed efficienza dei servizi».
Innocenzo Di Carlo, assessore alla Sanità del Comune di Piazza Armerina, dice: «Le impressioni sono positive, finalmente tutta la cittadinanza è unita nel protestare contro un provvedimento che riteniamo illegittimo ed inaccettabile».
Il dep. Reg. Elio Galvagno: abbiamo presentato un’interrogazione che speriamo di far votare a Sala d’Ercole per difendere le ragioni della Città e del suo ospedale. Ritengo che il reparto possa essere riaperto perché se c’è una politica a livello nazionale della chiusura dei punti nascita al di sotto dei 500 parti vi è la necessità di attuare, prima di tutto, una serie di infrastrutture; si tratta di dieci punti, individuati dalla Conferenza tra la Regione, le autonomie e lo Stato, alla luce dei quali, questa chiusura è ingiustificata».
Teodoro Ribilotta, vicesindaco: «E’ la prima volta che questa Città si mobilita per l’Ospedale Chiello. Una giornata importantissima e non possiamo accontentarci delle promesse che il manager di turno ci fa».
Lina Grillo, assessore alle politiche sociali, del Comune di Piazza Armerina: «Noi siamo contenti per la massiccia adesione della Città e della solidarietà dei comuni vicini. Riscopriamo insieme lo spirito di appartenenza».

Piero Cancarè

fonte http://www.orizzontierei.it/news/inclita.cfm

Comitato Nobile Quartiere Monte: Il Video di LiveSicilia quotidiano online

Comitato Nobile Quartiere Monte: Il Video di LiveSicilia quotidiano online: "La rivolta a Piazza Armerina contro la “mannaia” di Russo (servizio di Antonio Condorelli)www.livesicilia.it/ (prima di avviare il video, s..."

Video Ospedale

sabato 2 aprile 2011

il Prefetto media l'incontro tra l'assessore Russo ed il nostro Sindaco

giovedì 7 aprile alle ore 16.30 si terrà un incontro tecnico politico tra l'assessore Massimo Russo ed  il sindaco Carmelo Nigrelli in presenza del Prefetto.
il comitato cittadino si sta già mobilitando per essere presente e sostenere il nostro Sindaco. vi aspettiamo domani alle 18.00 in reparto.

comitato cittadino domani 3 aprile ore 18.00: tutti in reparto!

Domani 3 aprile è convocata una riunione del comitato cittadino in difesa dell'ospedale Chiello. l'appuntamento è per le ore 18.00 presso il reparto di ostetricia e ginecologia. ci sarà da organizzare le future iniziative a sostegno della nostra causa.
Vi aspettimo e diffondete!

VI ASPETTIAMO

diamo voce alla nostra protesta. ma diamole anche volti, mani per sostenere la fatica  e sorrisi per mantenere la calma nelle avversità.

comitato donne allarme G580

il rientro della venere di morgantina: più turismo = più sanità

La preziosa statua del quinto secolo a. C. è giunta a Roma divisa in sette casse. Da lunedì l’assemblaggio e poi l’esposizone ad Aidone


AIDONE. E' tornata in Italia, dopo 30 anni di esilio non voluto, la Venere di Morgantina statua preziosa e bellissima del quinto secolo a. C.. E' atterrata su un aereo a Fiumicino, stamane, proveniente dal Paul Getty Museum di Los Angeles che l'acquistò, si dice per 18 milioni di dollari, dopo il furto da parte di tombaroli.  La Venere è giunta a Roma divisa in sette casse che sono state prese in consegna dagli uomini del Comando carabinieri tutela patrimonio culturale. Dopo le operazioni di dogana, domani saranno tolti i sigilli e inizierà su un tir il viaggio verso la Sicilia che si concluderà sabato con l'arrivo ad Aidone. Accompagnata dal direttore del museo ennese, Enrico Caruso, l'opera sarà rimontata, a cominciare da lunedì, nel nuovo padiglione allestito nello spazio espositivo di Aidone, dai tecnici del museo americano e del centro di restauro regionale. L'inaugurazione è prevista per la fine di aprile. 
La statua, secondo gli storici della Sicilia, proverrebbe "dall'area centrale della regione, opera di artisti greci o autoctoni che hanno importato dalla madre patria il marmo pario con cui sono state realizzate la testa, le braccia e le mani mentre il busto è in pietra calcarea, secondo la tradizione degli acroliti, statue realizzate con materiali diversi".
La Venere, secondo la ricostruzione fatta finora, è stata trovata e trafugata da tombaroli che nel 1977 effettuarono in contrada San Francesco ad Aidone scavi clandestini "durante i quali vennero alla luce un santuario dedicato a divinità della terra". Per questo gli studiosi pensano inoltre, che la statua non rappresenti una Venere ma Demetra o Persefone. Il presidente della Regione Raffaele Lombardo esprime gioia per il rientro dell'opera d'arte: "Il caso ha voluto che mentre si celebra l'Unità d'Italia la Sicilia può aggiungere anche la gioia per il ritorno della Venere di Morgantina".  "Voglio ringraziare il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - aggiunge - che ha seguito la vicenda con impegno e passione e ci ha promesso che appena potrà verrà ad ammirarla". Lombardo ricorda "la continuità d'azione messa in campo dall'ex ministro Rutelli e da tutti i governi nazionali che si sono succeduti". L'assessore siciliano ai Beni Culturali, Sebastiano Missineo, dice: "Stiamo preparando una serie di iniziative per valorizzare la Venere, sin dal giorno dell'inaugurazione al pubblico, dal punto di vista culturale e turistico. Ovviamente non potremo risolvere tutti i problemi in un mese ma, assieme agli enti locali, intendiamo costruire un progetto che porti alla nascita del distretto greco-romano che comprenda Morgantina, Aidone e la Villa del Casale, unico al mondo". "Contiamo di posizionare la statua nella sua sede definitiva al massimo entro giovedì prossimo", dice Caruso.

la riapertura della villa romana del casale: più turismo = più sanità

È tutta nuova, la Villa del Casale

Viaggio nella domus romana che dal 16 aprile svelerà ai visitatori molti aspetti inediti. E che sarà completata entro fine anno



Da metà aprile le novità potranno essere ammirate dalle migliaia di visitatori che, da oltre mezzo secolo, sono sedotti dal fascino della dimora patrizia.
di Carmela Grasso

PIAZZA ARMERINA.
Uno sguardo in basso, per cogliere la magnificenza dei più grandi mosaici tardo romani del mondo occidentale, e uno alle pareti, dove la sapienza - e la pazienza - di intere squadre di restauratori ha recuperato in quattro anni affreschi e pitture quasi cancellati dal tempo. Dopo i celebri mosaici a pavimento, la Villa del Casale di Piazza Armerina, dimora romana d'epoca tardo imperiale dal 1997 indicata dall' Unesco patrimonio dell'umanità, svelerà dal prossimo 16 aprile anche una serie di pitture a parete da poco riportate alla luce. E’ una delle novità emerse dal restauro curato dall'architetto Guido Meli, attuale direttore del Parco del Casale, e redatto sulla scorta delle indicazioni dell'alto commissario regionale della villa romana, Vittorio Sgarbi. Pitture dentro e fuori le mura, dunque, ma anche sale inesplorate che, in attesa della consegna definitiva dell'intero sito (fine 2011), potranno presto essere ammirate dalle migliaia di visitatori che, da oltre mezzo secolo, sono sedotti dal fascino di questa antica dimora romana nel cuore verde della Sicilia celebre in tutto il mondo per quelle «fanciulle in bikini» - abbastanza emancipate per il IV secolo d.C. - ritratte in una delle sue stanze. Fra gli spazi inediti spicca, anche dall'esterno per via dei suoi volumi, la maestosa basilica laica. « Era destinata a riunioni pubbliche - spiega Meli, il cui intervento, a 50 anni di distanza da quello di Franco Minissi, ha anche ripristinato il millenario sistema idraulico della villa - qui il dominus, il padrone di casa, riceveva e amministrava i beni del suo immenso latifondo. Era interamente rivestito in marmo, sia sul pavimento che nelle pareti che in alcuni tratti siamo riusciti a ricomporre». Con Meli, a illustrarci le meraviglie della villa-cantiere dove maestranze, tecnici e restauratori prosegu-no con dedizione il proprio lavoro, è anche un archeologo dell’Università La Sapienza di Roma, Patrizio Pensabene, Dal 2004 segue gli scavi nell'insediamento medievale attiguo alla Villa - un' area di vaste dimensioni con circa 30 pozzi sulle falde d'acqua - e dal 2007 affianca Meli nei lavori di restauro. È luì a indicarci gli affreschi alle pareti, a cominciare dall'arco trionfale d'ingresso, il cui prospetto è stato ricostruito (vedi foto) dai disegnatori del Dipartimento di Archeologia della Sapienza. «S'intravedono grandi personaggi, che immaginiamo al vertici dell'esercito romano per via dei loro abiti». E se i muri esterni della villa erano decorati con finti marmi e tralicci che riproducevano giardini, gazebo e recinzioni di siepi all'interno, invece, tornano i soggetti classici: danzatrici e figure mitologiche. Come quella di Cibele, la «grande madre» protettrice della città di Roma che adesso, a restauro ultimato, appare in evidenza nel grande mosaico a pavimento della Palestra con le venationes al Circo Massimo, gli spettacoli della serie panem et circenses dove i guerrieri affrontavano le belve feroci. Una curiosa coincidenza ha voluto che Pensabene abbia scavato per oltre vent'anni il tempio di Cibele sul Palatino, nella Capitale, e dunque la posizione della dea raffigurata sul mosaico della Palestra.«letta» da uno studioso come lui, aggiunge altre informazioni sul proprietario della villa. «Un prefetto o un senatore - dice Pensabene - un personaggio di alto rango sociale con residenza sul Palatino, il palazzo imperiale: la dea Cibele vista cosi, di schiena seduta su un leone, riproduce una tipica veduta sulle corse del Circo Massimo dall'alto del colle». Altri due personaggi, infine, che impugnano un bastone di comando nella scena della Grande caccia alludono al proprietario della villa. «II loro ricco abbigliamento - conclude Pensabene si ripete nelle figure militari appena recuperate sui piloni dell'arco d'ingresso alla Villa »

Alle pareti pitture che il tempo aveva cancellato. Rinasce la «basilica laica». Ripristinato il sistema idrico



Giornale di Sicilia – edizione del 25 Marzo 2011 pag 44

il TG3 regionale di ieri sera

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d11515a9-d504-4869-aded-48568babc2ba-popup.html

Le rappresentanti delle varie associazioni femminili manifestano davanti il palazzo del Governo.

Le rappresentanti delle varie associazioni femminili manifestano davanti il palazzo del Governo.

Comitato Nobile Quartiere Monte: Assemblea Permanente delle donne al Chiello

Comitato Nobile Quartiere Monte: Assemblea Permanente delle donne al Chiello: "SOSTENIAMOCI SOSTENIAMOCI SOSTENIAMOCI SOSTENIAMOCI SOSTENIAMOCI La protesta per l'Ospedale Michele Chiello non è f..."
Nel 1490 fu fondato l’Ospedale di San Calogero e di S. Maria degli Angeli, nel quartiere Monte. Nel 1494 l’ospedale venne trasferito presso la Porta delle Scattiola e nel 1600 si ebbe un nuovo trasferimento nel complesso edilizio della chiesa di S. Spirito; l’ospedale prese il nome di S. Calogero e S. Spirito (il sac. Russotto cita un ospedale di San Giacomo, già presente nel Quattrocento, sottoposto al Priorato di San Giacomo d’Altopasso, attiguo alla chiesa di S. Spirito). Nel 1679 il complesso, con le relative rendite, fu ceduto ai Fatebenefratelli che lo ristrutturarono e ingrandirono, ridenominandolo Ospedale di S. Tommaso. I frati si obbligavano alla cura degli esposti alla ruota ed alla cura delle donne per i quali ricevevano un pagamento dai giurati locali di cento onze annue Essi dovevano provvedere al salario del medico, del chirurgo, della lavandaia, del barbiere, dell’aromatario, del notaro. Nel 1833 era presente un solo religioso in una struttura che conteneva 8 posti letto.
Nel 1771, il chierico Michele Chiello fondò un nuovo ospedale, legando varie rendite, pari a ducati 486, al precario convento-ospedale. L’opera pia, pur avendo sede nello stesso stabile dei Fatebenefratelli, aveva una distinta amministrazione ed era governata dal principe Starrabba di Giardinelli. Col tempo i malati furono quasi tutti mantenuti con la rendita Chiello. Nel 1840 (4 letti per gli uomini, 2 letti per le donne in un locale fuori dalla porta del convento dove era stata fissata anche la ruota di legno per gli esposti con la sua campanella) l’unico frate rimasto ebbe solo il servizio ospedaliero, non potendo più amministrare le rendite ormai nulle. Il convento-ospedale di S. Giovanni di Dio è esistito fino al 1859.
Dopo il 1866, fu acquisito l’attiguo convento trecentesco di S. Francesco che divenne la sede dei due ospedali riuniti sotto il titolo di Ospedale M. Chiello e Vespasiano Trigona. Il vecchio edificio conventuale, semidistrutto, fu venduto alla Curia vescovile. Alla fine dell’800, l’ospedale fu arricchito di nuovi padiglioni per uomini e per donne e negli anni Cinquanta del ‘900 fu recuperata l’area dell’antico ospedale di S. Giovanni di Dio, costruendovi altri padiglioni. L’amministrazione non era soggetta alla Congregazione di Carità.
L’ospedale moderno “M. Chiello” è in contrada Bellia.

Fonte http://www3.unict.it/aos/Province/Enna/piazza_armerina.htm

perchè G580

G580: un codice catastale che identifica un comune in cui si vuole mantenere una struttura opsedaliera  che eroga prestazioni sanitarie di qualità. nei riguardi di tutto il territorio. non provinciale "piazzesità" ma ambizione e volontà che  piazza armerina diventi una struttura di eccellenza nell'offerta di prestazioni per tutto il nostro bacino allargato di utenza.
http://www.ansa.it/salute/regionali/sicilia/20110401113435241567.html

Comitato Nobile Quartiere Monte: 5000 e oltre al corteo in difesa dell'Ospedale Mic...

Comitato Nobile Quartiere Monte: 5000 e oltre al corteo in difesa dell'Ospedale Mic...: " piazza Garibaldi ore 9,00 in attesa dell'arrivo delle scolaresche e del Consiglio comunale Oltre 5000 presenze stamani sono scese in ..."

SOSTENETE LA PROTESTA

DALLE 8.00 ALLE 20.00 di oggi SABATO 2 APRILE 2011 ci trovate ancora nel
REPARTO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA, da dove vi scriviamo, PER SOSTENERE LA PROTESTA CONTRO LO SMANTELLAMENTO DEL NOSTRO OSPEDALE.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI

Mamme vogliono partorire al chiello di Piazza Armerina

Chiello: il comizio di domenica 27 marzo

Speciale Chiello. il Consiglio Comunale del 28 marzo

Orgoglio armerino: la manifestazione per le vie della città.

ci siamo anche oggi

anche oggi saremo in reparto dalle ore 8.00 alle ore 20.00.
chiunque può partecipare e sostenere la nostra voce, vi aspettiamo numerosi.
ieri siamo state in tante, abbiamo presidiato il reparto per tutta la giornata in stretta collaborazione con gli operatori sanitari.
la protesta continua, mon molliamo.

comitato donne allarme G580

dall'assemblea del reparto di ostetricia e ginecologia 1 aprile 2011




venerdì 1 aprile 2011

la storia del nostro ospedale

vi invitiamo a leggere la storia del nostro ospedale sul sito http://www3.unict.it/aos/Province/Enna/piazza_armerina.htm

vi scriviamo dal Chiello

Siamo qui, nel reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Chiello di Piazza Armerina. Che tristezza vedere le culle vuote! In un reparto che pullulava di vita! Noi siamo qui e qui rimmarremo. Vi chiediamo di esserci vicini, di farci sapere cosa pensate, di venire a trovarci perchè la nostra presenza vuole rivendicare il diritto alla salute di tutti noi cittadine e cittadini.
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